Il 25 ottobre, alle ore 18.30, presso la sala Giubileo di Riva 3 Novembre, sarà inaugurata la mostra "L’UNICEF A TRIESTE : PIGOTTE ED ALTRE STORIE", realizzata dal Comitato Provinciale Unicef di Trieste con la collaborazione della fotografa Roberta Radini, che ne curerà l’allestimento e che ha creato le coloratissime locandine.
Accanto alle bambole di pezza tradizionali ci saranno le "Pigotte nello sport e nel tempo libero", le “Pigotte dal mondo” create dalle signore della casa di riposo di Muggia, le splendide ballerine, le bambole etniche. I bambini che visiteranno la mostra avranno la possibilità di leggere le storie di Pigotta, scritte da personaggi famosi, ma anche dagli alunni della scuola elementare “Morpurgo”.
Ci sarà poi la parte dedicata ai tanti “amici dell’Unicef”, che in questi anni hanno sostenuto in vario modo il Comitato, un’ interessante serie di foto storiche dell’Unicef in Italia negli anni ’50 e le belle immagini di bambini sorridenti, che Roberta Radini ha scattato in diversi paesi del mondo, intitolata “Un mondo di gioia”.
Questo è, infatti, il messaggio che questa iniziativa vuole trasmettere ai visitatori, un messaggio di gioia e di speranza.
COMITATO UNICEF di TRIESTE
Dove e quando
dal 26 ottobre al 4 novembre 2010, presso la Sala Giubileo, Riva 3 Novembre, Trieste.
Orario di apertura: tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00.
La mostra fotografica "UN MONDO DI GIOIA"
Ho avuto la fortuna di girare molto il mondo in questi ultimi anni: posti diversi, realtà diverse, volti diversi, abitudini diverse, problemi diversi.
Ma mi sento di dire senza ombra di dubbio che da Zanzibar a Berlino, dalla Thailandia a Budapest, dalla Tunisia a Trieste non c’è niente di più immutabile, certo e disarmante del sorriso di un bambino.
I bambini sono così, semplici, spontanei, vivaci. Guai se fossero altrimenti. Che si trovino in mezzo ad una metropoli o immersi nelle acque scure di un fiume esotico riescono sempre ad essere se stessi, forti di quel candore e di quella spensieratezza dei primi anni della loro vita.
Molte, troppe, volte nella nostra realtà quotidiana, dedita al lavoro, comandata dalla fretta, guidata dall’obiettivo di ottenere sempre di più, diamo per scontati valori o gesti che forse abbiamo troppo presto dimenticato. Ma è quando vedi due bambini sulla spiaggia rincorrere un pallone fatto solo di stracci o quando vieni letteralmente assalito da piccoli urlanti che ridono a crepapelle soltanto perché si possono vedere ripresi dentro il monitor della macchina fotografica, che finalmente ti fermi un attimo a pensare. E quell’attimo , per fortuna, ti fa capire che c’è tanto da imparare e da fare, da parte di ciascuno di noi.
Non vuole essere un discorso retorico il mio, qualcosa che commuova per la sua banale verità, anzi. Non ho ritratto bambini dagli occhi grandi e tristi per smuovere facilmente le coscienze, come troppo spesso succede attraverso i media. Penso che si possa far riflettere profondamente anche senza far leva sulla compassione. Questo mi sono proposta di fare, e spero di esserci riuscita.
Ringrazio il Comitato Unicef di Trieste che mi ha permesso di dare questo personale contributo, dandomi la possibilità di portare nella mia città il sorriso e la gioia di tanti bambini che giorno dopo giorno costituiranno il futuro dei nostri paesi.